Amore.
Sarà banale, ma è proprio da questa semplice parola che voglio partire e arrivare. Come un cerchio magico, dove non c’è inizio e non c’è fine, ma solo eterna continuità.
Da un gesto d’amore nasciamo, e tutta la vita lo stesso amore inseguiamo alla ricerca di quella felicità che, forse, è così tanto effimera da sembrare a volte impossibile e irraggiungibile.
Eppure tutti i rapporti umani si basano su questo sentimento che, se urlato, può perdere in un solo istante tutta la sua straordinaria forza.
E così si scrivono fiumi di parole, spesso inutili, per unire popoli che apparentemente non hanno nulla in comune, ma che, con la sola forza dell’amore riescono a creare alleanze e a costruire convivenze meravigliose all’insegna della pace e della tolleranza reciproca.
Accorciando lo sguardo all’interno della famiglia, base assoluta della società, quante lotte fratricide e scontri generazionali laddove prendono il sopravento le incomprensioni, in assenza di quell’amore che aiuta a capirsi ed aiutarsi.
Già! Banale, dicevo, la parola amore, ma quanta potenza o meglio potenzialità in essa, se sappiamo sfruttarla e usarla al meglio.
E ora il cerchio si restringe…ed è intorno a me.
L’amore mi avvolge: l’amore per la vita, innanzitutto, perché ogni giorno è per me il più bello. L’amore per la natura, perché la meraviglia che mi circonda mi rende felice ogni volta che la guardo. L’amore per la mia famiglia perché mi ha insegnato ad amare. L’amore per gli amici, senza i quali la mia vita sarebbe molto più triste. L’amore per il prossimo, perché mi ha aiutato ad amare anche me stessa. L’amore per le salite, senza le quali non avrei imparato ad apprezzare le discese.
E soprattutto l’amore per la scoperta dell’amore, al momento platonico, che come adolescente sto scoprendo e che riempie il mio cuore di tutte quelle emozioni fortissime, colme di delusioni, amarezze e gioie che, probabilmente, servono per diventare grandi.
Ora, dunque, il cerchio si chiude.
Il principio e la fine si sovrappongono, scompaiono.
Tutto rincomincia, poi, da quella parola magica che muove il mondo. Muove anche me, mi rende viva, con tutte le contraddizioni che questo sentimento racchiude.
E il mio sogno diventa speranza: la speranza che l’amore, quello vero, faccia parte davvero della mia vita.
Sempre!