19/2016. Gli animali sono come noi

In questo racconto vi voglio parlare di una persona che capì che gli animali sono uguali a noi e che insegnò, grazie alla sua storia,  a tutte le persone del mondo a non maltrattarli!

Tutto cominciò quando degli esploratori andarono alla ricerca di una pianta con doti curative; questa aveva il potere di modificare la struttura molecolare! La pianta si trovava in Amazzonia, in una foresta abitata da moltissimi animali. Gli esploratori spagnoli sarebbero arrivati lì il giorno in cui, secondo i loro calcoli, la pianta sarebbe fiorita. L’equipaggio era formato da: Roger, il capogruppo, Tim, l’aiutante, James, l’esperto di sopravvivenza, e Tommy, la guida. Prima di partire per l’Amazzonia, James procurò a tutto l’equipaggio il materiale per l’avventura nella foresta come accendini, scarponi, spray per le punture d’insetto ecc… James decise di portare con sé, in tasca, il suo block notes dove poteva appuntare tutte le fasi del suo viaggio.

Durante il volo in elicottero ci furono molte turbolenze e gli esploratori furono costretti a lanciarsi in paracadute nel bel mezzo della foresta. Purtroppo il lancio fu immediato tanto che gli esploratori non ebbero il tempo di prendere i bagagli ma, in compenso, atterrarono tutti sani e salvi. Gli unici oggetti che avevano a disposizione erano  il block notes con la matita di James, ma questi oggetti non potevano servire a nulla per sopravvivere!

Vista la situazione, il capogruppo Roger propose di andare alla ricerca di un riparo per la notte con dei rametti per il fuoco, così l’equipaggio si divise. James e Tommy andarono alla ricerca di un riparo mentre Roger e Tim avevano il compito di procurare la legna per il fuoco. Loro si sarebbero ritrovati al tramonto nel punto di partenza cioè nel punto in cui sono atterrati. Avevano due ore a disposizione prima del tramonto.

James e Tommy trovarono in fretta un riparo grazie alle conoscenze del territorio di Tommy mentre Roger e Tim non riuscirono a trovare dei rametti vicino al punto di ritrovo così si allontanarono sempre di più  fino a perdersi.

Durante il tramonto al punto di ritrovo mancavano Roger e Tim e, dopo averli aspettati per mezz’ora, James e Tommy decisero di andare al riparo da soli perché non disponevano di una torcia che poteva aiutarli a muoversi nel buio.

Il mattino seguente James e Tommy cominciarono la ricerca di Roger e Tim e dopo circa quattro ore li trovarono sdraiati su un albero a fare un riposino vicino a una sorgente. James vide vicino a loro dei piccoli frutti che probabilmente avevano mangiato prima di addormentarsi. Tommy, visto che aveva anche lui molta fame, decise di approfittarsene e cominciò a mangiarli pure lui. James fu contrario a Tommy perché una regola che aveva imparato nei corsi di sopravvivenza diceva che non si potevano mangiare frutti se non si conosceva la provenienza e se non si era pienamente sicuri che la pianta, da cui si sono raccolti i frutti, sia digeribile e sopratutto non velenosa. James    svegliò Roger e Tim e chiese loro dove avevano raccolto i frutti. Loro risposero che li avevano presi la mattina presto vicino alla sorgente. James così, facendosi guidare da Roger e Tim, decise di andare a controllare la pianta da cui avevano raccolto i frutti.

Arrivati, James notò che la pianta non era come le altre ma più piccola e più giallognola, si doveva trattare della pianta che stavano cercando, quella con le doti curative! Probabilmente i calcoli che avevano fatto prima di partire erano sbagliati, il 15 Febbraio la pianta non fioriva, ma maturavano i suoi frutti! Però  il problema ora era un altro: cosa poteva succedere se i frutti della pianta venivano ingeriti da essere umani? James aveva paura dei sintomi o delle conseguenze che i suoi amici potevano incontrare ma nonostante ciò cercò di tranquillizzarli.

Ogni giorno passato, Roger, Tim e Tommy stavano sempre peggio e James dava loro antidolorifici prodotto naturalmente tramite delle piante trovate nella foresta. James ogni giorno annotò i sintomi di tutti i suoi compagni.

Passati 10 giorni dall’assunzione dei frutti, James si svegliò molto presto e vide che i suoi tre amici erano cambiati: Roger era una scimmia, Tim era un pipistrello e Tommy un serpente! James capì che i frutti avevano fatto effetto e quindi ad ognuno era cambiata la struttura molecolare! Ma allora,  perché si erano trasformati in animali differenti? James cercò a lungo questa risposta osservando i suoi tre amici e appuntandosi tutto quello che accadeva giorno per giorno finche capì che si erano trasformati in animali differenti perché avevano caratteri differenti! Roger era diventato una scimmia perché quando era un essere umano era sempre disposto ad aiutare gli altri, come l’animale in cui si era  trasformato; Tim era diventato un pipistrello perché quando era un essere umano era molto timido e non era disposto a fare nuove amicizie, un po’ come il pipistrello che vive solo con il suo gruppo ed ha una vita notturna che non gli permette di socializzare con gli altri animali diurni; mentre Tommy, quando era un essere umano, era molto aggressivo, come un serpente.

James così capì che noi siamo come loro, come gli animali in cui si sono trasformati i suoi amici, e che per questo dobbiamo trattarli bene, come tratteremmo noi stessi.

James continuò a scrivere sul suo block notes tutto quello che accadeva e continuò a vivere nella foresta  insieme ai suoi amici che però non si trasformarono mai più in esseri umani, ma non per questo James non li trattò come tali.

Lui  ora è morto ma ha lasciato un messaggio importante all’umanità:

GLI ANIMALI SONO COME NOI, NON MALTRATTIAMOLI!

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