29/2016. Something About Me

Se fosse realmente possibile essere, sentirsi completamente vuoti?

Avere così tante cose da dire e non riuscirci? –La vita – mi dissero – E’la vita….-

Questa non è vita, spero non sia davvero così la vita perché io lo sento, mi sento sprofondare nel mio vuoto, quello che sento proprio qui vicino al mio petto. Mi sento risucchiare da questo vortice di tristezza ed è veramente impossibile sfogarmi parlandone.

Sapete, il bruciore è forte ma sopportabile, mi distrae da quello che sento: quella solitudine che mi fa da involucro e mi tormenta ogni secondo, ogni minuto, ogni singolo momento…

È come un bisogno. Le vedo le mie braccia, o meglio, la differenza delle mie braccia come se solo una parte di me fosse pronta ad affondare e l’altra continuasse a lottare per essere felice, vivere realmente…

Però è tutto un contraddirsi, non riesco a smettere e intanto non mi vedo depressa;

sono ancora la solita ragazzina piena di allegria, pimpante, quella ragazza c’è ancora eppure è come se, ogni volta che non c’è nessuno, mi prendesse in giro e mi mostrasse solo il peso che non riesco più a reggere, come se mi volesse disintegrare piano …

Nella mia stanza sento tutto il dolore che ho provato, proprio tutto quello che ho passato.

Mi ricordo i minimi dettagli di quando mia madre era depressa e non mangiava e piangeva e mi chiedeva di non andarmene come se io lo avessi mai potuto fare; quando i miei genitori litigavano e avevo la costante paura di dover scegliere con chi stare; il momento in cui avevo scoperto di essere rimasta senza le mie migliori amiche per una semplice stupidata e che per essa nessuna di loro mi aveva fatto gli auguri di compleanno e di non essermi sentita “abbastanza” per lui, colui a cui avevo voluto tanto bene.

Era una paura costante di essere abbandonata da loro e ora questo timore mi avvolge nuovamente perché lei è lì. La ragazza simpatica e carina è sempre presente poi, anche lei probabilmente si è stancata di me, mi abbandona e mi lascia col mio lato debole quasi come se si divertisse a vedermi spegnere.

Ora non è più questione di litigi, è questione di essere l’ancora di salvezza, d’appoggio di mio padre… Ma come faccio ad essere l’ancora di qualcuno se solo non riesco a salvare me stessa?

È che pensano che io sia così forte per tutti, invece no, mi dispiace veramente tanto ma vorrei crollare, almeno una volta, crollare…

Mi sento rotta, davvero completamente rotta, piena di buchi in cui manca qualcosa che, ancora, non riesco a colmare.

Mi scuso ma vorrei affondare, lasciare finalmente tutto e appoggiarmi a qualcuno perché sono così vuota e così rotta dentro da non riuscir più a sopportare nulla.

Sono mortificata perché dovrei riuscire a tenere tutto in equilibrio, perché non vorrei mai sentire questo vuoto che mi sfinisce e mi rende tanto piccola e debole. Ma è più forte di me e io non posso far altro che sprofondare ancora di più nel mio fosso.

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