48/2016. Vecchie amicizie

Era una serata serena e tranquilla. Io e i miei amici, dopo aver concluso una settimana faticosa a causa del lavoro, avevamo deciso di trascorrerla al ristorante “Da Gigi” che si trovava vicino a casa mia. Questo ristorante è molto conosciuto nella zona per la pizza ed è per questo motivo che è molto richiesto. Durante cena, il silenzio venne rotto da un colpo di pistola calibro 50. Tutta la gente del locale e delle case scese in strada a vedere quello che era successo. Giovanni, uno dei miei amici, chiamò subito i soccorsi e i carabinieri, ma i tentativi di salvarlo furono vani. L’uomo era morto. Era mezzanotte quando giunse sul luogo del delitto la scientifica. Il cadavere venne portato via verso le due di mattina. Il cuoco riconobbe che la vittima era il proprietario del ristorante “Da Gigi”.  La notte non riuscii a dormire. Il giorno seguente, turbato da quello che era successo, dovetti andare a lavorare nel mio ufficio. Prima di raggiungere quest’ultimo, decisi di passare in edicola a comprare il giornale per tenermi informato sulle indagini. Scoprii che la vittima era un mio caro amico delle scuole elementari che poi a causa del mio trasferimento non ci siamo più frequentati, solo ogni tanto qualche telefonata o messaggio per sapere come stavamo. Era una persona prudente e riservata ma anche molto simpatica. Nel lavoro era preciso e ordinato e amava leggere. Leggendo l’articolo, notai che la polizia sosteneva di essere molto lontana dall’arresto del colpevole. Sapevo solo che erano state ascoltate molte persone per ricavare qualche notizia sulla vittima. Passarono diverse settimane ma niente venne risolto. Durante quest’ultime, pensai a chi poteva essere stato a uccidere il povero proprietario. Dopo una lunga meditazione arrivai a una conclusione. Poteva essere stato un suo familiare che dopo la morte della moglie, avrebbe ereditato il suo patrimonio. Erano trascorsi due mesi dall’accaduto e sembrava che qualcosa cominciava a muoversi. Infatti la polizia dopo aver controllato i tabulati telefonici della vittima, notò numerose chiamate da parte di una persona bisognosa di denaro. La mattina seguente iniziarono le ricerche. L’uomo venne trovato verso il tardo pomeriggio nella periferia della città in un casale abbandonato. La polizia lo arrestò con l’accusa di omicidio. Si trattava di un uomo incensurato che uccise il proprietario del ristorante a causa di un mancato versamento di denaro.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>