28. un I-viaggio

Genere: anticonvenzionale

Ore 1.03.Appena impostato (ore

1.04) assetto greco: alcune parole guida ora sono scritte in carattere e lingua ελληνικά.

Una notte di estate un viaggiatore,sdraiato sul letto di casa scrive.

No,non scrive, tasta i pulsanti di una pseudotastiera hiGhtech del proprio dispositivo elettronico.Caro lettore,

forse ti chiedeRai perchè un viaggiatore ed orme ( maledetto correttore ortografico automatico che modifica ogni mia parola inibendo la mia fantasia lessicale). Come dicevo

tI chiederai perchè un viaggiatore dorme ( no ed orme) sul leTTo di casa propria. Effettivamente lo chiedo anche Io,

Forse  si   definisce  tAle un viaggiatore non perchè viaggi,

Ma per il suo innato e pulsante istinto a insediarsi nei MeandrI della terra,

scoprendo nuovi mondi e appagando l’occhio della sua sete di Vista, [l'iphone però non coglie le mie intellettuali sinestesie è.é]

contemplando ora una metropoli dalla cima dI un grattacielo,

ora una Natura ancora intatta,pura,dove scorrono fluidamente chiare fresche et dolci acque.

Oppure viaggiatore in quanto i suoi viaggi sono avventure non pratiChe, ma mentali,spirituali; immagina mondi ignoti,fantastica circa la propria vita,cosa farà da grandE,spera nell’avveniRE

e confida nel presente,

oppure  perde  tempo   leggendo   tali    parole ( o meglio tali caratteri computerizzati) pensando:

“Sotto gli effetti di quale sostanza è lo scrittore ( o meglio lo schiacciabottone)?

Ed ecco che scommesse e urla degne delle più fumose capitanerie di porto genovesi si espandono,

mentre un groviglio di mani impossessate di danaro punta cifre esorbitanti su ecstasy piuttosto che lsd. Ore

1.18, l’apparecchio grafico/tecnologico non ha limiti spaziali; il libro sì,

quando  viene  abbattuto  anche l’ultimo albero,  allora  il libro ha le pagine contate.

Tuttavia nulla uguaglia il piacere di reggere saldo,nelle proprie mani, quei semplici fogli complessi,

di toccare quelle parole scritte concretamente,ma che guidano verso mete lontane,altre quasi

come un comandante conduce il proprio esercito pronunziando un discorso di incoraggiamento in grado di conquistare le menti dei soldati. Questa

è la parola:

una droga che conquista la mente portandola altrove,

ed ella placida si lascia guidare,

assaporando passo dopo passo

ogni singolo carattere della pagina del libro,

in questo fantastico viaggio.

Ecco perchè sono drogato, ecco

perchè sono un viaggiatore.

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6 thoughts on “28. un I-viaggio

  1. Composizione di estrema efficacia emozionale riproducente la dimensione dell’high tech calata appieno nella spasmodica arte della letteratura.

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