13/2016. La nascita dei piccioni

Era una fantastica giornata di Primavera, il Sole splendeva alto nel cielo nella città di Staltingrado e le rondini erano già arrivate. Jean-Pierre Benitez, famoso scienziato e illustre dietologo, stava lavorando nel suo laboratorio a una cura contro il cancro agli occhiali, una terribile malattia che da secoli distrugge gli occhiali di tutto il mondo, deformandoli, accartocciandoli e infine facendoli cadere a pezzi, uccidendo chi li indossa in pochi minuti.

<<HARGH! Ancora non ci siamo!>>. Gridò Jean-Pierre. <<Questa maledetta cura non vuol farsi scoprire!>>. <<Provi a girare la provetta>> disse il suo assistente Gonzalo. <<Ah! Giusto…>> rispose Jean-Pierre. Girò la provetta e finalmente riuscì a mischiare tutti i liquidi correttamente. Una volta finito il lavoro esclamò:<< Ahahah! Sono riuscito a trovare la cura, LA CURA per il cancro agli occhiali… Ma… Che brutto colore! Non mi piace>>. Scagliò la provetta per terra, frantumandola e facendo spargere il liquido ovunque. << Gonzalo! Pulisci tutto>>. L’assistente, svelto svelto, prese uno straccio e pulì il pavimento.

A un tratto si sentì un forte colpo alla porta, la quale si aprì di botto: era Hardan! Un vecchio amico di Jean-Pierre Benitez, ora diventato generale dell’esercito di Staltingrado. << Jean-Pierre! Mi serve il tuo aiuto!>> Gridò il generale rosso in faccia e con tutte le medaglie della giacca che tintinnavano. <<Che vuoi Hardan?! Non vedi che sto lavorando?!>>. << Gli alieni ci vogliono attaccare!>> urlò Hardan. <<Cosa?!>> esclamò confuso Benitez. << Abbiamo ricevuto un messaggio da parte degli alieni Vonk, dove ci dicono che dobbiamo abbandonare la Terra entro tre giorni, altrimenti ci stermineranno!>>. Spiegò il generale. <<Ed io cosa posso farci?>> domandò  lo scienziato. << Devi inventare un’arma tanto potente da scacciare gli alieni>> rispose il generale. <<Ma io non sono un inventore!>> rispose Jean, ormai senza fiato. << Lo diventi! Ora devo andare: ho altre porte da distruggere>>. Cadde il silenzio.

<<Oh! Gonzalo! Aiutami tu! Non so più cosa fare…>> disse disperato Benitez. Ironicamente, l’assistente rispose :<<Mah! Potresti fare uno stormo di orrendi uccelli fastidiosi che sporchino ovunque volino…>>. <<Gonzalo sei un genio!>>. <<ma no! Maestro! Io ero iron…>>. <<Zitto! Mi hai dato l’idea!>>. Allora Jean-Pierre corse al tavolo da lavoro, prese dal suo frigorifero il corpo di una rondine, il cervello di uno scarabeo stercorario e di una rondine, unì i cervelli dei due animali e li inserì nel corpo della rondine. In seguito gli allungò il collo e la mise in microonde cinque minuti per sciogliere la creatura dal ghiaccio; a questo punto la fece ingrassare secondo una precisa dieta e infine la colorò di grigio, con leggere sfumature verdi e fucsia.

<<Bene, ecco la mia creazione!>> disse Benitez. <<La chiamerò…>> in quel momento gli cadde di mano la sua creazione. <<Accipicchia!… Acci… Picchia… Piccia… Piccio! Lo chiamerò Piccione! E ne creerò cento!>>. Passò i restanti giorni prima dell’invasione a creare Piccioni e , venuta la sera dell’ultimo giorno, li chiuse tutti in un’enorme gabbia per uccelli.

Era la mattina del terzo giorno; tutte le persone di Staltingrado si erano radunate in Piazza “Pan di Spagna”, chiamata così perché era la specialità culinaria della città. Intanto il generale Hardan era andato a vedere “l’arma superpotente” di Jean-Pierre.  Quando entrò nel laboratorio di Pierre e vide i piccioni esclamò:<< Benitez! Cosa sono questi esseri?>>. << Sono coloro che ci salveranno dall’invasione, o preferisci essere sterminato?>> rispose Jean. <<Humm… va bene, ti aiuto a portarli in piazza>>.

Erano le dodici in punto e ancora non vi era traccia dei Vonk. Tutti erano in attesa col fiato sospeso e la tensione si tagliava col coltello. Ad un tratto una donna gridò:<< Eccoli! Stanno arrivando!>>. Dei piccoli dischi volanti si stavano avvicinando inesorabilmente. Scoppiò il panico. Hardan guardò Jean-Pierre e gli disse:<< è ora, libera i piccioni… ma cosa hai fatto ai tuoi occhiali?>>. Lo scienziato guardandolo rispose:<< Oh, niente… Ero inciampato prima. Li libero>>. Così dicendo, aprì la gabbia  e i piccioni iniziarono a svolazzare e a dirigersi incuriositi verso le navicelle aliene, sporcando tutto al loro passaggio. Intanto gli alieni, avvicinandosi alla città, videro la sporcizia creata dai piccioni e questi ultimi che si avvicinavano. Decisero così, un po’ schifati, di optare per una ritirata d’emergenza, essendo loro anche molto schizzinosi.

Intanto sulla Terra, vedendo gli alieni scappare inorriditi, fu gioia e tripudio! Fu allegria e felicità! E furono tutte le cose più belle che si ha paura di perdere. Anche Hardan saltò di gioia e disse ad Jean-Pierre:<< Benitez! Ce l’hai fatta! La tua invenzione ha funzionato! Benitez? Beni…>>. Lo scienziato era steso a terra con gli occhiali rotti: cancro agli occhiali.

Seguì un lungo lutto cittadino.

Intanto i piccioni si sparsero in tutto il mondo e in tutte le città continuando a proteggerci dai Vonk, ma sporcando ovunque lo stesso!

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