26/2016. La futura rinascita italiana

Ancora non riesco a credere a ciò che è successo. Nessuno se lo aspettava, tanto meno io, eppure è accaduto. Tutto ciò ha rivoluzionato l’economia mondiale, ma soprattutto quella italiana; inoltre è riuscito a debellare la povertà che era presente nei vari Paesi.

Tutto iniziò quando avevo appena 16 anni, qualsiasi emittente parlava almeno una volta al giorno del fatto che “i cervelli” del mondo erano stati surclassati da alcuni italiani. Infatti i miei connazionali erano riusciti a creare una modalità con cui chiunque avrebbe potuto essere assunto a tempo indeterminato.

Si basava sul livello di preparazione e dello stato familiare della persona in questione; se entrambi i fattori venivano soddisfatti in modo ottimale, il disoccupato veniva inviato in un centro per l’impiego che era diverso dai soliti uffici della stessa tipologia.

Infatti, dopo aver selezionato le persone, contattava le imprese che erano inserite in un database continuamente aggiornato, nel quale figuravano annunci per assunzioni di qualsiasi gamma. Il nuovo ufficio di collocamento assicurava all’azienda una cauzione in denaro che veniva data il primo giorno di lavoro del disoccupato. Dopo sei mesi di tirocinio la società poteva decidere se assumere il lavoratore a tempo indeterminato o di terminare la collaborazione. Nel caso in cui l’impresa fosse stata soddisfatta del tirocinante avrebbe dovuto restituire la cauzione con un interesse del 4% al centro per l’impiego. Poiché questo ufficio di collocamento selezionava persone affidabili e preparate, le ditte non erano mai deluse e quindi continuavano ad assumere gli ex-disoccupati e restituire la garanzia.

Più il tempo passava e più le aziende iniziavano a conoscere questo centro. Nel giro di 4 anni tale metodo si diffuse in maniera capillare in tutte le città italiane. Le imprese iniziavano a richiedere delle figure professionali di minor livello, poiché avevano già a disposizione dei lavoratori di alto grado. Così, anche coloro che erano meno preparati, potevano essere assunti a tempo indeterminato.

Nei giornali e nei notiziari non si parlava d’altro. Questo centro per l’impiego divenne in poco tempo conosciuto anche in paesi internazionali e i due italiani che lo gestivano ricevettero il premio Nobel per l’economia.

In una decina d’anni il nuovo modello occupazionale venne adottato in tutti i Paesi della Terra e il tasso di disoccupazione diminuì considerevolmente.

Era diventato un mondo più omogeneo dal punto di vista economico, perché le persone in media avevano lo stesso reddito e la ricchezza globale non era più oligarchica, ma distribuita equamente.

Sembrava che nessuno pensasse più a prevaricare sugli altri a livello pecuniario; ma nel 2030 uomini desiderosi delle ricchezze altrui cercarono di ribaltare la situazione. Non ci riuscirono, ma nel tentativo danneggiarono il mercato creando crisi finanziarie in quasi tutti gli Stati. Il ministro americano dell’economia e quelli della Libia, del Togo e del Kazakistan si allearono per modificare i prezzi dei beni, aumentandoli, e abbassare i redditi pro capite ricreando un divario tra le popolazioni. Lo fecero solo per impossessarsi di più denaro ed essere egemoni nel mondo.

Gli americani crearono questa alleanza perché volevano tornare la prima potenza mondiale mentre  la Libia, il Togo e il Kazakistan per poter rivendicare il potere che non avevano mai avuto in passato.

Ma non trascorse molto tempo che questa situazione cambiò, poiché i cittadini degli Stati coinvolti fecero un assalto al potere, soverchiando il comando e lasciandolo in mano all’esercito.

I militari governavano con il “pugno di ferro” e la gente vessata cercò di emigrare nei paesi limitrofi, in particolare gli abitanti della Libia, del Togo e del Kazakistan si rifugiarono in Italia perché pareva che in quello Stato ci fosse una situazione di benessere maggiore rispetto agli altri Paesi europei. Si ripresentò, così, la stessa situazione che accadde tra il 2010 e il 2020.

Il governo italiano faticava a soddisfare i bisogni primari dell’ondata di migranti e ciò portò alla conseguenza del crollo dell’economia italiana e i fondi statali diminuirono considerevolmente. Ma un grande italiano, che verrà ricordato negli annali della storiografia mondiale, risolse questa situazione.

Abdoul Thiam era nato nel 2000 da genitori senegalesi che avevano deciso di trasferirsi in Italia per offrire più opportunità al figlio. Iniziò gli studi a sei anni e già a dieci si rivelò un ragazzo prodigio. A quattordici si iscrisse a una scuola di informatica e a diciotto anni ottenne il diploma con il massimo dei voti. Nello stesso anno cominciò a frequentare l’università di ingegneria informatica e a ventisei anni conseguì il master in robotica applicata. Dal 2020 lavorava a un progetto di trasporto di particelle organiche da un luogo all’altro attraverso lo smembramento e la ricostruzione delle particelle stesse. Nel dicembre del 2031 il suo progetto si concretizzò grazie anche ad uno staff di scienziati. Quando si presentò il problema dell’immigrazione di massa in Italia, Abdoul propose la sua invenzione al governo italiano che accettò la sua proposta. Il ragazzo aveva in mente di utilizzare il “teletrasporto” per distribuire la popolazione immigrata in maniera equa sul territorio mondiale. Elaborò una formula matematica chiamata “Thiam’s theory” che applicò sui profughi.

In due settimane circa la densità demografica dell’Italia ritornò ai parametri precedenti all’immigrazione e ci fu un lieve aumento negli altri Paesi.

Agli inizi del 2032 Abdoul venne riconosciuto dal capo dello Stato italiano “salvatore della patria” perché aveva risolto una crisi finanziaria imminente grazie alla sua invenzione.

Ma il divario tra ricchi e poveri persistette ancora e l’italiano si lasciò alle spalle gli elogi per potersi concentrare sulla risoluzione di questo problema. Iniziò subito, sempre con lo stesso team di scienziati, ad elaborare una strategia di mercato che potesse favorire i poveri. Tutti i suoi sforzi furono vani e cominciò a perdere la speranza di poter aiutare le persone in difficoltà. Ad un certo punto si ricordò che durante la sua esperienza in università Pietro, un suo amico, gli aveva mostrato come “hackerare” il sito della scuola per accedere alla banca d’informazioni della scuola. Così lo chiamò e insieme iniziarono a studiare un metodo per inserirsi nel sistema dati della borsa di Milano e resettare il database dei maggiori mercati azionari mondiali. Nel 2035 riuscirono nell’impresa e, ricreando la finanza da capo, diedero speranza ai poveri. Distribuirono le più importanti azioni tra tutta la gente del mondo in maniera equa di modo che al riavvio della borsa tutti avrebbero avuto un’azione propria di pari valore. In questa maniera si ristabilì l’equità di reddito e i principali problemi economici-finanziari vennero risolti.

Per la seconda volta il presidente della repubblica chiamò Abdoul per affidargli ancora un riconoscimento più importante: la carica di ministro dell’economia. Invece al suo amico Pietro diede un semplice elogio e gli conferì il potere di sindaco di Roma a carica onoraria. I due italiani vennero chiamati pure all’ONU per lavorare alle problematiche del mondo. Inoltre questa organizzazione nel 2038 conferì loro il premio Nobel per l’economia.

Ora i principali problemi del mondo vengono sempre affidati a loro che, assieme ai vari politici, tentano di risolvere tutto ciò che potrebbe creare conflitti.

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